E’ una consuetudine omaggiare gli ospiti di cerimonie importanti come matrimoni, nozze d’oro e argento o comunioni, con oggetti di svariati materiali e funzioni in ricordo dell’importante giorno trascorso insieme.
Le origini della bomboniera sono molto antiche e risalgono circa al XVIII secolo, quando con il termine “Bombonnier” si indicava appunto un prezioso contenitore di Bon-bon, ovvero di confetti.
Dalle sue origini quindi la bomboniera è strettamente legata alla sua unione con i confetti.
Di questi ultimi sappiamo che il primo a confezionarli fu l’arabo al Rizi come prodotto farmaceutico reso di piacevole gusto dal dolce guscio che lo racchiudeva.
Nella letteratura francese troviamo poi degli accenni ai confetti dalla fine del XIV, quando vengono citati nelle opere letterarie.
Sappiamo anche che Goethe regalò nel 1792 un cofanetto colmo di confetti a colei che sarebbe divenuta sua moglie e che il malinconico Leopardi usava consolarsi mangiando confetti cannellini a chili.
Il “porta bon-bon” diventò bomboniera nel 1400 circa quando tra la nobiltà si diffuse l’usanza di offrirlo in dono agli sposi, usanza che si consolidò nel tempo fino ad arrivare ai giorni nostri.
Nel corso degli anni il contenitore (la bomboniera appunto) passò in primo piano, pur essendo sempre complementare all’uso dei confetti, un binomio che sigla ogni cerimonia che merita di essere ricordata nel tempo dalla nascita al battesimo, alla laurea, alle nozze e ai diversi anniversari di matrimonio.